SABATO 3 DICEMBRE. IL RITORNO DI PAJO

Entrerà al Palarossini con la disinvoltura di chi ne conosce ogni singolo spigolo, non sarà certo disorientato dal labirinto formato dai corridoi che conducono allo spogliatoio. Indosserà quella maglia che da due anni è sua, e rappresenta un pezzo di storia del basket italiano, e poi tornerà a calcare il parquet che conosce meglio del pavimento di casa sua. Alessandro Pajola torna ad Anconaper una sera, con la sua Virtus Bologna che da prima della classe, in una Serie A2 che vuole togliersi di dosso nel minor tempo possibile, sarà ospite dell’Ambalt Recanati padrona di casa del PalaPrometeo Estra “Liano Rossini”. E per il gioiellino classe 1999, nato e cresciuto nella sua città con il biancoverde del CAB Stamura, non sarà una partita come le precedenti 9 giocate finora con la Virtus. Non ci sarà dall’altra parte il biancoverde ma giocare da ospite su quel campo mette un brivido sulla schiena solo a pensarci.

La vigilia del ritorno ad Ancona di “Pajo” non è delle migliori. Una fastidiosa influenza lo ha limitato, e ha trascorso in camera i due giorni che dovevano essere dedicati alla Nazionale Under 18 che si sta preparando per gli Europei in programma dal 16 dicembre in Turchia.

In effetti sono stato in Nazionale, ma in ho passato il raduno dell’Acqua Acetosa sempre in camera con la febbre” – dice il giovane anconetano ritenuto a ragion veduta uno dei migliori prospetti della sua annata e sul quale ci sono da tempo gli occhi dell’intera Italia della palla a spicchi. Tutto è iniziato proprio tra le mura del Palarossini. Quel gruppo classe ’99 ha sempre viaggiato sopra la media sin dai tempi del Minibasket, cogliendo successi nei vari tornei e strappando consensi sin da subito. Nel settore giovanile le soddisfazioni non sono diminuite fino a ottenere la qualificazione alla Finale Nazionale Under 15 guidato da coach Francesco Ferri, un tecnico che ha contribuito in maniera esemplare alla forgiatura del talento di Pajola. In quel gruppo pieno di talento e soprattutto di tanta amicizia c’era Alessandro che si è messo in mostra da sempre per la sua classe e leadership sia in campo che fuori. Faccia da bravo ragazzo, occhi di ghiaccio da lasciare di stucco ogni ragazzina e una folta capigliatura ribelle in un corpo che non lo era per niente. In campo sa fare la differenza, segna a ripetizione e gioca anche da playmaker a dispetto dell’altezza che lo vorrebbe più vicino a canestro. Gioca da protagonista l’ultima stagione al CAB con l’Under 17 e sparute apparizioni in U19. Il suo nome è sui taccuini di mezza Italia, nell’estate 2015 la sospirata decisione di lasciare casa e tentare l’avventura cestistica fuori. Arriva la chiamata della Virtus Bologna, una delle tante pretendenti, e decidere di sposare il progetto di uno dei settori giovanili più importanti d’Italia non è così difficile. Lascia tutto e arriva a Bologna. Con le VNere gioca il campionato Under 18 (vice campione d’Italia battuto in finale dalla Reyer Venezia) per “Pajo” c’è la anche la grande soddisfazione di entrare nel quintetto ideale dell’Adidas NGT – Città di Roma 2015, una sorta di Eurolega Under con i migliori giovani d’Europa. Nel frattempo è nel giro della prima squadra che vive suo malgrado uno dei punti più bassi della sua storia recente. La Virtus 15/16 retrocede in A2 e paradossalmente si aprono scenari sconfinati per il gioiello anconetano. Pajola, in compagnia degli altri baby d’oro virtussini Penna, Oxilia e Petrovic, entra subito nel roster della rinascita della Virtus targata Segafredo. Al gruppo under si affianca gente di categoria come Michelori, NDoja, Rosselli e due americani da categoria superiore come Lawson e Umeh. E dopo 9 giornate le VNere sono in testa alla pari di Treviso e adesso arrivano ad Ancona per cercare il quarto successo consecutivo e la conferma della robustezza di uno degli organici più profondi dell’intera A2. Ed ecco Pajola, pronto a tornare a casa ammettendo che stavolta sarà diverso.

Ale, sabato torni al Palarossini dopo due anni e con una maglia niente male addosso. Hai già i brividi?

“I brividi li ho per la febbre di questi giorni….Sicuramente non sarà una partita come le altre soprattutto per l’aspetto ambientale. Ho iniziato a frequentare il Palarossini quando avevo 3 anni e praticamente ogni giorno, fino a due anni fa, ho messo piede in quella che era ormai la mia casa. Sarà veramente emozionante entrare in quel campo, e soprattutto farlo con la maglia bianconera. E’ una partita particolare che aspetto davvero da tanto tempo anche se non sarà una classica partita dell’ex perchè dall’altra parte non troverò  i miei colori biancoverdi. In quel caso ci sarebbero state davvero le lacrime. In tribuna ci saranno i miei amici ed ex compagni di squadra che ogni tanto vengono a anche Bologna e sono già venuti a vedermi alcune settimane fa a Jesi. Con loro sarà ancora più emozionante. “

Questo è l’anno della tua prima consacrazione. Tanto spazio e possibilità di crescere ancora. Come sta andando?

“Sta andando alla grande. La squadra è fantastica con un gruppo davvero eccezionale. Giocatori d’esperienza che non pensano a fare i senior ma aiutano invece noi più giovani. Sono sempre pronti a darci una mano in campo e fuori. La squadra è lunga, abbiamo avuto qualche infortunio ma chi ha giocato lo ha sempre fatto al massimo.Personalmente sta andando benissimo, non mi aspettavo sinceramente di avere tutto questo spazio e queste possibilità sia in partita che negli allenamenti durante la settimana. Sono davvero entusiasta di tutto questo.”

Sei appena entrato ma hai già la scafatezza per esprimere un giudizio. Che campionato è la Serie A2?

“Un campionato con tanta qualità, molto difficile e livellato verso l’alto. Non c’è nessuna squadra da sottovalutare, un campionato lunghissimo e dove la classifica conta solo alla fine. Noi siamo lassù adesso ma ti giuro che nessuno di noi guarda la posizione che occupiamo. Giochiamo ogni partita e cerchiamo tutti insieme di dare il massimo per vincere sempre.”

A Bologna che atmosfera c’è? E’ vero che sta tornando l’aria frizzante della Basket-City dei tempi d’oro?

“A Bologna è un’atmosfera bellissima per chi ama il basket. Si avverte l’aria particolare e ogni giorno c’è sempre qualche tifoso che ti chiede qualcosa fermandoti per strada. E ovvio che qui c’è il chiodo fisso del derby. In palestra quella parola non esce mai, ci penseremo nella settimana prima. Affrontiamo sempre una partita alla volta e non pensiamo ad altro. Però è inevitabile sentire che i tifosi aspettano davvero con ansia quella partita. In giro, a scuola, tra gli sportivi non c’è giorno che non vieni avvicinato e ti senti dire “mi raccomando il derby…”. Bologna ha riscoperto questa sfida dopo tanti anni ed è giusto che la stia aspettando con grande adrenalina e frenesia.”

Sabato le emozioni finiranno con la palla a due. Che partita sarà?

“Noi stiamo bene e arriviamo carichi cercando di allungare la striscia vincente. Incontriamo Recanati che viene invece da una lunga striscia negativa ma ha richiamato un allenatore che conosce bene l’ambiente e può invertire la rotta. Non è certo il momento ideale per affrontare una squadra quindi che ha bisogno di punti, spesso il cambio allenatore può dare la scossa e il fatto di giocare in casa contro la capolista può dare una carica in più.  Dovremmo stare molto attenti e giocare al massimo.”

Niente scherzi con la febbre. Ti vogliamo in campo!

“Tranquilli, ci sarò e vi aspetto tutti sabato sera per salutare anche chi non vedo da un pò”

Pronti a vivere una serata così emozionante accanto a uno dei talenti più interessanti mai prodotti dal CAB Stamura. In bocca al lupo PAJO!!!

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